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Elettrosmog: primi dati dalle centraline del Comune di Roma

Il fenomeno della proliferazione di antenne di telefonia mobile e di impianti radiotelevisivi all'interno dell'abitato, favorito dalla mancanza di un piano urbanistico delle antenne, sta suscitando nei cittadini una preoccupazione crescente circa i possibili effetti sulla salute per l'esposizione ai campi elettromagnetici generati da tali impianti.

Al fine di dare una risposta a tale preoccupazione il Comune di Roma ha effettuato tra il 26 gennaio e il 7 marzo una serie di rilevazioni dei livelli di inquinamento da elettromagnetismo installando apposite centraline su 19 aree sensibili (una per Municipio).

I dati sono riassunti nella tabella pubblicata dal Comune e si riferiscono a rilevazioni effettuate all'interno degli edifici (quindi non sui balconi e sulle verande).

Le centraline sono di ultima generazione e consentono di distinguere l'elettromagnetismo prodotto dagli impianti di telefonia da quello originato da antenne e ripetitori radiotelevisivi.

Nel Municipio XI la centralina è stata installata in via Erminio Spalla 36, nel quartiere Roma 70.

Le centraline, in funzione 24 ore su 24, hanno fornito 38.720 rilevazioni nell'arco di 3.872 ore. Il valore medio è risultato di 1,22 V/m (Volt per metro), molto al di sotto del limite di 6 V/m fissato dalla normativa italiana considerata una tra le più severe tra quelle in vigore nei paesi dell'Unione Europea

I dati sono stati convalidati dall’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA).

Sono previste nuove rilevazioni, anche con l’utilizzo di centraline mobili per avere una mappatura completa dei livelli di inquinamento.

Va ricordato che sulla materia dell’elettrosmog la Giunta Regionale ha recentemente approvato una proposta di legge sugli impianti radioelettrici con frequenza di trasmissione fino a 300 Ghz e sugli elettrodotti.

Aprile 2006

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI